Un' associazione d'élite. L'Alleanza Femminile Italiana (1944-1950)
Nella Roma appena liberata del 1944, riprende il dibattito politico cui partecipano attivamente alcune associazioni di donne di origine prefascista. Sono associazioni apartitiche e aconfessionali vicine ai partiti laici, della "terza forza" che propongono all'Italia repubblicana una moderna idea di cittadinanza consapevole. Una schiera di donne anima l'intervento di associazioni impegnate per i diritti civili, per la pace, contro l'analfabetismo, per l'abolizione della gestione statale della prostituzione, per la costruzione di una cultura laica e occidentale, per il superamento dei confini nazionali in cornici di federalismo europeo e mondialismo. La ricerca, concentrata sugli anni 1944-1950, è basata su fonti per lo più inedite che hanno permesso di fare luce sui diversi soggetti parte attiva nel dibattito sulla "Legge Merlin" e di tratteggiare le biografie della presidente Teresita Sandesky e di dirigenti autorevoli, come la pacifista Anna Mazziotti di Celso.
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