Disuguaglianze. Come ridurle, nel mercato e tra i consumatori
Disuguaglianze. Come ridurle, nel mercato e tra i consumatori: Si può essere ricchi, ricchissimi, più di un intero piccolo Stato, come accade ormai alla fortuna personale dei padroni delle grandi multinazionali digitali, ma certo avere un patrimonio superiore a quanto prodotto da tutti i Paesi è un unicum. Eppure questo limite è prossimo dall'essere oltrepassato. La ricchezza mondiale degli High Net Worth Individual (HNWI), ovvero coloro che possiedono investimenti superiori a un milione di dollari (esclusa la prima casa), insomma quelli che un tempo si dicevano Paperoni, ha superato nel 2017 per la prima volta la soglia dei 70 mila miliardi di dollari, con un aumento del 10,6% sul 2016 (era di 42,7 mila miliardi nel 2010), sesto anno consecutivo di boom. Esattamente, dollaro più dollaro meno, quanto vale l'intero Pil mondiale. E analogo fenomeno si registra in Italia, dove i nuovi ricchi sono aumentati del 9% in un anno e i poveri sono raddoppiati in un decennio. Oggi i governi sembrano impotenti di fronte a questo spread sociale ma da qualche tempo l'Antitrust, nell'intervenire contro gli abusi di mercato, i nuovi monopoli della rete e proteggendo i consumatori, è diventato uno strumento di riduzione delle disuguaglianze. Viaggio nei piccoli grandi abusi che l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha scovato e punito e guida ai segreti per non farsi ingannare più.
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