I socialisti democratici italiani e il centro-sinistra. Dall'incontro di Pralognan alla riunificazione con il Psi 1956-1968
La vicenda dei Socialisti democratici italiani, sin dalla costituzione in partito nel gennaio 1947, è stata a lungo trascurata da una storiografia peraltro assai fluente nell'analisi del sistema dei partiti politici italiani nel dopoguerra. Questo volume approfondisce l'esame sulle origini del centro-sinistra italiano, in una vicenda politica che cominciò a delinearsi dalla seconda metà degli anni Cinquanta, avendo le sue premesse nella scissione socialista democratica di palazzo Barberini. Le figure e l'azione politica di Saragat, Tremelloni e anche di Preti - gli esponenti maggiormente impegnati nell'azione governativa del PSDI, sin dai tempi della collaborazione con De Gasperi - vengono riproposte in una più equilibrata attenzione. L'impegno di Saragat, Tremelloni e dei loro colleghi di partito fu volto alla riunificazione del socialismo italiano, con la costruzione di una grande forza socialista democratica, sul modello delle socialdemocrazie europee, che enucleasse il PSI di Nenni dall'inconcludente frontismo con il PCI, facendolo approdare alle rive della cultura occidentale e socialista-liberale, con l'assunzione di responsabilità di governo assieme alla DC.
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