Stato e criminalità. Un rapporto non sempre dicotomico
Le mafie esistono, sono una realtà, una seria realtà, si muovono coerentemente con i propri criminosi obiettivi, fanno il loro lavoro. Ma siamo altrettanto certi di poter affermare le stesse cose sul contrasto da parte dello Stato e delle sue articolazioni periferiche? Sedici saggi sul ruolo che lo Stato dovrebbe assumere nel contrasto alla criminalità organizzata, che non vogliono essere di denuncia né di constatazione dell'ovvio, né ripetitivi di luoghi comuni, ma far ragionare sul fenomeno mafioso, interrogare, avanzare dubbi, prospettare soluzioni, pungolare gli addetti ai lavori, in un'espressione essere politicamente scorretti. Il volume raccoglie i saggi di: Jacopo Armini, Vincenzo Boccia, Antonio Calabro, Luigi De Sena, Stefania Fuscagni, Maria Carmela Lanzetta, Marco Marchese, Angela Napoli, Vincenzo Olita, Riccardo Pedrizzi, Giuseppe Quattrocchi, Franco Roberti, Alfonso Ruffo, Ernesto U. Savona, Alberto Vannucci, Luigi Varratta.
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