Il Parlamento non è un pranzo di gala. Con una lettera di Giorgio Napolitano
"Non sono cambiata, eppure sono cambiata. Alcune persone le ho perse, altre ne ho incontrate. È finito un mio modo di fare politica e come è facile capire ne è cominciato un altro". L'11 settembre 2004, Franca Chiaromonte, femminista, giornalista e parlamentare Pd, viene ricoverata d'urgenza all'ospedale Santo Spirito di Roma. La malattia che la colpisce le provoca un terribile inceppo nel linguaggio, nella scrittura e in alcuni movimenti fondamentali del corpo. Seguono i giorni difficili della riabilitazione e il lento ritorno alla vita parlamentare grazie all'aiuto di Antonia Tomassini, collaboratrice di Franca e seconda voce narrante del libro: con una novità senza precedenti in Italia e in Europa, Antonia ottiene di poter partecipare ai lavori nelle Commissioni, assistendo Franca e intervenendo in sua vece. Le voci di Franca e Antonia si alternano nel racconto, a volte convergono, altre volte si differenziano con decisione, restituendo con una scrittura viva e coinvolgente il rapporto tra due donne assai diverse quanto a storia, provenienza politica ed età, le loro battaglie (da quella sul testamento biologico a quella sull'immunità parlamentare), la vita quotidiana al Senato, i momenti di divergenza, le audizioni in Commissione sanità, le riunioni del gruppo parlamentare Pd. Il racconto appassionato di un'intensa esperienza politica e umana.