Etica della vita ed etica sociale
La bioetica, in quanto etica della "vita", è accettata dalle persone e dalle società come ponte per ritrovare il senso dell'esistenza nel dopo-modernità che diffonde sulla "vita umana", prima inaccessibile e sacralizzata, l'inedita cultura scientifica/tecnologica che rende più avvertiti dell'intrinseca vulnerabilità/fragilità umana e dell'incombente rischio ecologico. Essa, nel riconoscere statuto epistemologico e gerarchia dei valori tanto ai nuovi saperi quanto a quelli della tradizione - a partire dall'ebraico-cristiana -, perviene al dialogo interdisciplinare e fonda razionalmente argomentazioni e decisioni responsabili nei confronti della dignità di ogni "vita" nel suo proprio esserci al mondo, divenendo perciò etica biofila, aperta ad un nuovo umanesimo.