Lettere dal centro del mondo. 1951-1988
La fitta corrispondenza che impegna fra il 1951 e il 1988 Mario La Cava e Leonardo Sciascia introduce il lettore nel pieno della vita culturale della seconda metà del Novecento, rivelando i retroscena privati, le difficoltà, persino il freddo e la solitudine, che danno origine alle opere di due maestri del romanzo e del racconto europeo. La quasi quotidiana conversazione fra i due narratori si legge oggi come un dialogo sulle prove dirette dell'esistenza e sulla coerenza di scelte non facili, non arrendevoli, non di superficie, che assumono i connotati di una costante prospettiva etica posta alla base del lavoro della scrittura. Molte sono le somiglianze tra il più giovane scrittore siciliano e l'amico maestro calabrese sin dagli esordi: l'essenzialità dei mezzi economici, la spinta del viaggio faticoso e necessario per gli incontri che scongiurino il possibile isolamento in provincia, la pubblicazione dei propri libri in un contesto editoriale appropriato, nonché lo scambio puntuale di pareri, valutazioni, impressioni sulle letture e sulle fisionomie umane, confessioni familiari, e anche di desideri, aspettative, e progetti futuri. Questo singolare libro racconta dell'incontro fra due personalità esemplari, nell'intreccio fra due grandi opere narrative, accomunate da scelte di un linguaggio rigoroso ed essenziale, come raro punto di riferimento per il lettore d'oggi, e come approccio informato e guida alla riscoperta dei due grandi narratori.