Luigi Sturzo e gli amici spagnoli. Carteggi (1924-1951)
Il volume raccoglie i carteggi intercorsi per circa trent'anni tra Luigi Sturzo e 37 corrispondenti spagnoli, dei quali traccia un profilo biografico, recuperando figure anche poco note e, in molti casi, trascurate dalla storiografia del paese iberico. Si tratta di un corpus di quasi 600 lettere, che testimoniano come dall'esilio londinese, poi da quello statunitense, Sturzo seguisse da vicino le vicende spagnole: dalla dittatura di Primo de Rivera al primo franchismo, passando per la Seconda Repubblica e la guerra civile. I carteggi, assieme agli interventi pubblici distribuiti su riviste e giornali di vari paesi, per non dire dei riferimenti alla Spagna nei suoi volumi, mostrano che il sacerdote calatino fu, negli anni Trenta, l'uomo di Chiesa, l'intellettuale e il politico italiano che meglio conobbe e più intervenne con cognizione di causa sulle drammatiche vicende spagnole. Durante la guerra civile, attivo fautore del disimpegno della Chiesa dal sostegno ai militari ribelli e di una soluzione negoziata del conflitto, Sturzo fu tra le poche voci cattoliche fuori dal coro, in sintonia con le posizioni della cosiddetta "terza Spagna" E quanto documenta l'articolata introduzione che, sullo sfondo di un'attenta indagine dell'atteggiamento dell'episcopato spagnolo e della Santa Sede, messi a fuoco anche utilizzando le nuove fonti provenienti dagli archivi vaticani, ricostruisce con dovizia di particolari una stagione decisiva della biografia sturziana.
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