Contributo alle teorie della performance. Esercizio in ottica di genere
"Il libro presenta una serie di indizi di come l'autrice abbia cercato e stia cercando di costruirsi un proprio territorio teatrale. Ne risulta una drammaturgia dell'esperienza, in quanto il teatro, inteso come pratica di processi creativi e di conoscenza più che come produzione di opere, nasce come risultato di una dialettica di elementi che anziché essere formali e linguistici (come può essere la dialettica tra parola e scena) sono altrettante tracce di vissuto. Il primo è la condizione di donna attrice; di un teatro femminile e femminista dove la definizione di genere esprime il lato "altro" di un mondo teatralmente già "altro". Un altro alla seconda potenza che conduce a un rapporto particolare col linguaggio, col corpo, con la significazione drammatica. Il secondo elemento di questa drammaturgia dell'esperienza è rappresentato dalla geografia dell'origine, dal luogo di provenienza, la Calabria, che si fa materia teatrale nel momento in cui se ne riscopre la ritualità popolare, il vissuto extra quotidiano di feste in cui rito, celebrazione, rappresentazione, tragedia si incontrano nelle tracce marginali di zone di territorio non ancora spiacevolmente omologate. Poi c'è la ricerca sulla voce, terzo degli elementi della drammaturgia dell'esperienza, ma anche luogo di sintesi e di incontro fra gli altri." (dalla Prefazione di Lorenzo Mango)
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