Società precapitalistica e modernità in Sicilia. Confraternite, giacobinismo, credito agricolo
Attraverso varie sfaccettature viene affrontato in questo libro un tema di grande importanza, la transizione dell'isola dall'Ancien Régime verso la modernità. È una transizione problematica, spesso contrastata, ma che si afferma in modo evidente tra la fine del Settecento e gli inizi dell'Ottocento. Viene analizzata anzitutto la società attraverso un aggregato sociale di lungo periodo, che rimane stabile per secoli: le confraternite, la cui sopravvivenza è un indice di stabilità, di invarianza. Segue un altro segmento che "buca" il tempo e sopravvive anche ai nostri giorni, la fede cristocentrica. Il fattore religioso, però, non è sempre un elemento di non cambiamento; nell'isola, più che altrove, è un fattore che si mescola ad altri nel determinarne l'evoluzione. La contea di Modica e i Nebrodi sono due zone, come altre, in cui l'elemento religioso si accompagna a quello civile in una radicale trasformazione del territorio: le circoscrizioni religiose, diversamente dal resto d'Italia, coincidendo con quelle civili, saranno ai primi dell'800 un fattore di cambiamento del territorio, che era stato uguale a se stesso per secoli. La Rivoluzione francese, poi, per i personaggi qui messi in campo, non fu un fatto di riflesso bensì si collegava a un moto di rinnovamento in vigore in tutta Italia. I modelli di santità, inoltre, con un radicale cambiamento dopo l'Unità, furono un altro fattore rispetto ai modelli controriformistici...
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