Meccanismi di governance sistemica e forme organizzative nella higher education. Il caso italiano in prospettiva comparata
Il sistema universitario italiano sta attraversando un lungo periodo di transizione, durante il quale le molteplici riforme avviate non sembrano avere intaccato le modalità basilari di funzionamento che lo hanno caratterizzato fin dai primi anni post-unitari. Solo la carenza di conoscenze storiche e comparate può far credere che i problemi delle università nascano in tempi recenti. In realtà, come dimostra la letteratura internazionale sulla governance della higher education, la questione di fondo riguarda l'incapacità del sistema universitario italiano di conciliare le esigenze dell'istruzione superiore "per molti", o di massa, con quelle dell'alta formazione "per pochi", o d'elite, insieme a quelle della ricerca più avanzata. Il risultato "medio" prodotto in termini di prestazioni collettive rischia così di essere insoddisfacente da entrambi i punti di vista. Prendendo spunto dagli studi e dalle esperienze internazionali, una risposta adeguata al problema richiederebbe che si accettasse la prospettiva di una differenziazione strategica e organizzativa delle singole istituzioni universitarie, capace di sfatare la rigida interpretazione di alcuni principi come quello del valore legale del titolo di studio. Inoltre, si tratterebbe di meditare attentamente sugli effetti negativi di un'eccessiva estensione delle missioni perseguite da ciascuna università. .
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