Milites Christi e fideles crucis. I francescani nel confronto con saraceni e tartari (1245-1310)
Come milites Christi, i frati dell'Ordine fondato da Francesco d'Assisi agirono fin dalle origini per diffondere il Vangelo nelle più lontane contrade del mondo allora conosciuto. In virtù della eccezionale mobilità garantita dalla regola minoritica e della profonda conoscenza dei luoghi e dei popoli orientali, maturata nel corso delle missioni, nel Duecento i francescani furono particolarmente richiesti dai pontefici e dai sovrani europei come supporto alla progettazione delle operazioni di recupero dei Luoghi Santi. Attraverso le bolle pontificie, gli scambi espitolari e la letteratura minoritica coeva, è possibile seguire l'operato dei frati minori nel contesto delle crociate e dei rapporti con l'Oriente, nel quale svolsero un ruolo eminentemente diplomatico, ma anche di in - formatori e di strateghi, in una continua, evidente tensione tra la "regolare" obbedienza ai mandati pontifici e la missione apostolica se - condo il carisma di san Francesco. Prefazione di Pietro De Leo.