Nella terra dei «servalggi d'Europa». Fatti accaduti durante una permanenza in Calabria ulteriore, nel regno di Napoli fra il 1809 e il 1810
Era il 1805, quando Elmhirst prese servizio come marinaio scelto (able seaman) a bordo della cannoniera "Africa", 64 cannoni e 500 uomini al comando del capitano Digby. Proprio in quell'anno prese parte alla storica battaglia di Trafalgar, dopo di che, fra il 1808 e il 1812, nel corso di un'azione di pattugliamento nell'adriatico per intercettare le navi addette al rifornimenti della truppe francesi che occupavano le isole Ionie, e a seguito di un naufragio, fu catturato e fatto prigioniero in calabria dove rimase dal settembre 1809 all'aprile 1810. Lo stato della Calabria a quei tempi era molto difficile, mancavano le strade, città e paesi erano distrutti dai terremoti, la proprietà delle terre era concentrata nelle mani di grandi proprietari che vessavano i contadini più dei nobili di una volta, gravosi balzelli erano imposti alla popolazione dagli occupanti francesi per il mantenimento delle truppe, bande di briganti facevano la guerriglia ai francesi. Questa è la realtà che emerge dal racconto dell'ufficiale inglese che ne parla con sofferta partecipazione, perché lui nella terra dei "selvaggi d'Europa" non si è trovato poi così male.
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