Il rivoluzionario benestante. Strategie cognitive per sentirsi migliore degli altri

Il rivoluzionario benestante. Strategie cognitive per sentirsi migliore degli altri

Il terrorismo rosso ha avuto in Italia profonde radici culturali e ideologiche. Questa è stata una delle cause principali della sua longevità e della sua imponenza. Il mito della rivoluzione assoluta ha abbagliato uomini e donne di ogni età e condizione sociale. Dopo aver dedicato un ampio volume al fenomeno brigatista, l'autore rivolge la sua attenzione a quella cultura "contigua" che fornì, a volte in maniera inconsapevole, un ampio incoraggiamento ideologico alla violenza politica. Il protagonista di queste pagine è il rivoluzionario-benestante: colui il quale, pur vivendo di agi e di privilegi, odia e disprezza la società su cui ha fondato il proprio benessere materiale. E colui che giustifica moralmente la violenza come mezzo di lotta politica senza correre rischi in prima persona. E colui che inneggia alla rivoluzione senza praticarla. Il rivoluzionario-benestante incita, ma resta a guardare. Attraverso i classici dell'individualismo metodologico, l'autore si propone di ricostruire l'universo mentale e la condotta di un tipo antropologico che ha profondamente segnato la storia dell'Italia repubblicana.
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Dettagli Libro

  • Titolo: Il rivoluzionario benestante. Strategie cognitive per sentirsi migliore degli altri
  • Autore: Alessandro Orsini
  • Curatore:
  • Traduttore:
  • Illustratore:
  • Editore: Rubbettino
  • Collana: VARIA
  • Data di Pubblicazione: 2010
  • Pagine: 96
  • Formato:
  • ISBN: 9788849827019
  • Società - Politica

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