Il mondo attorno a un verso? Civiltà dell'utopia globale
Riflettere oggi sui flussi migratori dei popoli, che toccano le latitudini del pianeta, vuol dire porsi, in poesia, il problema delle poetiche trasmigranti che si arricchiscono, vicendevolmente ibridandosi, delle tradizioni, dei motivi e dei temi storici ed esistenziali che appartengono al mondo nella sua globalità. Legato al proprio habitat "come un ago magnetico lo è al proprio campo elettromagnetico", l'uomo, perduto nel mistero della contemplazione dell'assoluto, affronta la sua sempre delusa ricerca della verità che "è forse tale perché sfuggente". Da qui il bisogno di fingersi una realtà "altra" che entri in dialettica competizione con quella del Mondo. Si scende allora nelle profondità archetipiche della storia umana che solo la parola, l'enigmatica voce dei poeti, può intuire. Una campionatura di lessemi della più alta lirica di ogni tempo diviene un veicolo che conduce a una febbrile conoscenza, eterna. Applicare alla poesia quelle situazioni di scambio adottate dalla scienza, è la proposta avanzata da Occhipinti che, operando con grande coerenza e sapienza, mette in azione una folta biblioteca scientifica e letteraria, dando alla sua pagina un radente rigore filologico. La "planetarizzazione" della letteratura d'ora in poi è destinata a crescere sul "particolare", ormai patrimonio di tutti. Prefazione di Giuseppe Amoroso.
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