Il francescanesimo in Calabria. Atti del 1° Convegno internazionale di studio (Siderno-Gerace, 26-27 maggio 2006)
Il Convegno nasce dall'esigenza di inserire la Calabria nella discussione artistica e storica degli insediamenti francescani nel medioevo. Tale esigenza è particolarmente sentita in un momento in cui si tende a sottolineare sempre di più l'aspetto orientale della cultura meridionale a discapito spesso dell'apporto occidentale, cattolico romano e, dal punto di vista culturale, angioino. L'avanzamento degli studi, però, l'attenzione riservata ai particolarismi culturali e la tendenza al policentrismo hanno spostato l'attenzione sugli aspetti culturali anche del Meridione d'Italia, dove il movimento francescano assume il ruolo di guida nel processo di occidentalizzazione. I frati minori appaiono come i vettori dell'ortodossia romana in territori distanti dal Papa, anche culturalmente, e ciò porta ad un confronto diretto di essi con il sostrato bizantino-normanno, ad una sottile imposizione di forme architettoniche e culturali estranee al territorio, instaurando un rapporto dialettico tra mentalità locale e minorità fratesca che porta a riconoscere la realtà francescana calabrese come entità a latere e parallela a quella centro e nord italiana. Gli esordi artistici del movimento francescano calabrese sono strettamente legati alla cultura angioina, che dal Convegno ne esce rivalutata perdendo il ruolo di subcultura francese a carattere colonialista e, quindi, antitetica alla splendida stagione sveva.
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