Vent'anni dopo la Bolognina
Il libro ricostruisce i motivi dell'attuale stato di grave crisi della sinistra italiana, denunciando gli errori, le impazienze e le irresponsabilità che hanno accompagnato le sue vicende nell'ultimo quindicennio e che hanno contribuito a permettere a Silvio Berlusconi di battere il record di durata di De Gasperi. Vengono così ricostruite le strategie di Achille Occhietto, Massimo D'Alema, Piero Fassino e Walter Veltroni nel loro mutuo intrecciarsi con le vicende del centro sinistra e del paese. La fine del governo Ciampi e la costruzione della "gioiosa macchina da guerra" nell'azione di Achille Occhetto; la prima caduta di Prodi e il breve periodo del governo D'Alema; la fine dei Ds con la segreteria Fassino; la seconda caduta di Prodi e la sconfitta di Veltroni, costituiscono tappe di un progressivo declino della sinistra italiana. Una serie di capitoli settoriali (l'antifascismo, la laicità, l'ambiente, la questione sociale, la rivolta del Nord, le questioni eticamente sensibili) sono dedicati all'analisi di come questi argomenti, da tradizionali punti di forza della sinistra, siano diventati punti di difficoltà o di debolezza. Le vicende del congresso del Partito Democratico e l'elezione di Pierluigi Bersani alla segreteria sono trattate nei loro aspetti problematici e nelle possibili prospettive di ripresa. La proposta di una costituente tra il Pd e le forze della sinistra disponibili, è la conclusione del libro.