La comunicazione filosofica nella pratica dell'insegnamento
Il docente di filosofia incontra pochissime certezze, che possano considerarsi punto di riferimento per l'azione didattica e, quindi, rassicurarlo nel suo lavoro. Una di esse è data dal costituirsi nel corso della storia di un pubblico (dal cittadino greco allo studente contemporaneo), a cui la filosofia si è via via rivolta con propositi formativi interpretandone i bisogni e la domanda. In tal modo si è creata una tradizione che, coniugando progressivamente sapere filosofico e disciplina specifica, nel tempo ha enucleato obiettivi educativi e contenuti culturali, dai quali ancora oggi il docente, consapevolmente o inconsapevolmente, attinge per costruire un curricolo che va personalizzando con la ricerca di un metodo. Il riferimento alla tradizione è ugualmente utile per comparare e rapportarvi le scelte che si compiono in relazione al presente. Si può dire che l'alunno della nostra scuola assomma in sé le caratteristiche di quel pubblico che si è storicamente determinato: ripercorrerne le vicende implica anche riconoscere gli aspetti variegati dello studente di filosofia, aggiungendo alle modalità del passato le domande del nuovo destinatario.