Politica e diplomazia in Italia tra XIX e XX secolo. Vita di Antonino di San Giuliano (1952-1914)
Antonino di San Giuliano è un personaggio poco noto in Italia. Gli storici hanno dedicato poche attenzioni alla vita e all'attività di questo statista siciliano. Si è ritenuto che San Giuliano sia stato il mero esecutore di una politica estera voluta da altri: il re Vittorio Emanuele III e i diversi presidenti del Consiglio che si avvicendarono alla guida del paese all'inizio del Novecento, in particolare Giolitti. In realtà, pur restando nell'alveo di direttrici ben collaudate, San Giuliano si assunse l'onere di importanti decisioni e dettò i tempi di rilevanti azioni: si pensi alla guerra di Libia. Fu poi San Giuliano che gettò le basi fondamentali del Patto di Londra, ovvero dello strumento diplomatico che conteneva le modalità secondo cui l'Italia sarebbe dovuta entrare nella prima guerra mondiale per uscirne da grande potenza. Egli lasciò a Salandra e Sonnino lo schema di un Patto che, a suo giudizio, avrebbe dovuto tendere però non tanto ad assicurare all'Italia vasti territori fuori dei suoi confini geografici, quanto piuttosto a darle la sicurezza di condurre la guerra meno gravosa possibile. Fu un personaggio complesso, che mosse i suoi primi passi nella politica locale a Catania, durante la seconda metà dell'Ottocento, e terminò la sua vita alla guida del ministero degli Esteri, quando l'Italia era concentrata a sciogliere il dilemma se restare neutrale o intervenire nella Grande Guerra.