A ridosso dei limiti. Per un profilo storico di Heinrich Rickert lungo l'elaborazione delle «Grenzen»
L'impostazione filosofica iniziale di Rickert viene qui ricostruita all'interno del contesto del "neokantismo", Questo è considerato essenzialmente come un complesso eterogeneo di istanze, che rivelano soprattutto il bisogno di definire lo statuto e l'identità della filosofia alla luce della crescita e dei risultati delle scienze e di quelle tendenze totalizzanti incrementate dai loro successi "sul campo". Il generico e ricorrente appello di "ritornare a Kant" per andare "oltre Kant", pone in primo piano l'esigenza di confrontarsi con quel "realismo" a cui Kant aveva di fatto voluto assimilare l'intera tradizione della metafisica e che, tra la fine dell'Ottocento e i primi anni del Novecento, le discipline scientifiche particolari ripresentavano sotto molteplici aspetti. Ciò si traduceva, per Rickert, nella necessità di una "riforma della logica" per liberarla da quella fissità ed unilateralità che le impedivano di instaurare un rapporto produttivo e non subordinato rispetto agli sviluppi metodologici delle singole scienze. In base a tale obiettivo risulta fondamentale il ruolo svolto dalla 'definizione', intesa dinamicamente come processo di formazione e scomposizione del concetto e prospetticamente come posizione dei "limiti" entro cui questo può espletare la propria funzione conoscitiva.