Il «mio» Vaticano. Diario tra pontefici e cardinali
"Sa Santo Padre, che cos'è un Papa?" Chiese un monsignore in un giorno di nuvole a Pio X. "E un cardinale che ha finito di desiderare la morte del Papa". Papa Sarto scosse la testa, sorrise, poi si ribellò. "Che Dio ti perdoni questa cattiveria". Un attimo dopo, ripensandoci, rideva... Amico di piccoli e grandi personaggi, spettatore di avvenimenti trascurabili e sconvolgenti, l'autore in questo diario annota vicende vissute, a volte come testimone, a volte come partecipe privilegiato. Capitato per una serie di coincidenze in Vaticano si accorge di aver messo piede in un mondo iridescente e affascinante, dietro una facciata lucida e levigata. Un mondo che può essere penetrato se ci si presta al gioco sottile delle mezze parole, delle mezze confidenze, di un dialogo sovente interrotto dai puntini sospensivi. La forma da lui usata, quella delle rapide annotazioni, gli consente di mantenere discrezione e riserbo, limitandosi a provocare i giudizi di quanto osserva. Ne viene fuori il racconto della vita di oltre un quarto di secolo scivolata fra stanze, logge, cortili di questo piccolo grande universo che esercita la sovranità spirituale su più di un miliardo di cattolici. Un quarto di secolo che ha inciso profondamente all'interno sia della Chiesa (si pensi al Concilio Vaticano II e al postconcilio), sia sul resto del mondo.
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