Ragioni della razionalità. 1.Proposte teoretiche
La scienza avanza in modo darwiniano, per trial and error, è questa una tesi fondamentale del razionalismo critico di Karl Popper. E Hans Georg Gadamer ha definito, nel 1996, l'ermeneutica come "la capacità di stare ad ascoltare un altro nella convinzione che potrebbe avere ragione". Razionali le teorie scientifiche perché fattualmente falsificabili e quindi sempre sotto assedio, sono razionali pure le teorie filosofiche se risultano criticabili, e sono criticabili allorché possono urtare con qualche pezzo di Mondo 3 (una teoria scientifica, un teorema matematico, un risultato logico, un'idea metafisica, ecc.) all'epoca ben consolidato e al quale, all'epoca, non siamo disposti a rinunciare. È il miraggio di 'fundamenta inconcussa' che la più matura ricerca filosofica ha progressivamente eroso fino a farlo scomparire dal suo orizzonte.In breve, "razionale è una persona a cui importa più di imparare che di avere ragione". E val la pena ripetere con Albert Einstein che "nel campo di coloro che cercano la verità non esiste nessuna autorità umana; e chiunque tenti di fare il magistrato viene travolto dalle risate degli dèi". I rapporti tra teorie scientifiche e idee metafisiche; la riconquista razionale di quello spazio che rende possibile una scelta religiosa; le ragioni della libertà; l'oggettività dell'informazione; l'oggetto e il compito delle scienze sociali; questioni relative alla metodologia della clinica, sono queste alcune tematiche che, alla luce di una esplicita concezione anti-fondazionistica, vengono sviluppate nel presente volume.
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