Tra decidere e rappresentare. La rappresentanza politica dal XIX secolo alla Legge Acerbo
La rappresentanza politica deve prima di tutto favorire la raffigurazione delle diversità politiche presenti nella società o assicurare una migliore efficacia nell'azione di governo? Il volume ripercorre la storia della rappresentanza politica in Italia dagli ultimi decenni del XIX secolo fino ai primi anni del regime fascista. Dopo un'analisi relativa all'evoluzione del concetto di "rappresentanza" nell'Ottocento, con particolare riferimento al caso italiano e alla riforma elettorale del 1882, l'Autore si sofferma sul periodo postbellico che va dal 1919 al 1923, quando la crisi di rappresentatività dello Stato venutasi a creare in seguito ai mutamenti determinati dalla guerra accese il dibattito sulle riforme istituzionali.