Repubblica Federale Europea. Unificazione giuridica dell'Europa
"Repubblica Federale Europea" nasce come testo programmatico, un manifesto politico e culturale che avrebbe dovuto creare un clima di opinione favorevole alla nascita di una Costituzione europea. Quando Umberto Campagnolo iniziava a scrivere questo documento, nel febbraio del 1945, la guerra non era ancora finita e la prospettiva 'europea' si imponeva come soluzione globale a livello internazionale. Al cuore di questo progetto stava il processo di federazione in senso giuridico, politico e culturale che per l'Autore si sarebbe dovuto sostanziare in uno Stato delle nazioni europee. Alla formula "Stati Uniti d'Europa", Campagnolo preferiva, tuttavia, quella di "Repubblica Federale Europea" a sottolineare il carattere unionista e squisitamente politico della nuova forma politica, risultato di un'unione culturale e non solo di un processo di federazione economica. Si trattava di una prospettiva radicale, praticabile attraverso un mutamento dei rapporti esistenti tra le nazioni europee; l'unione non si sarebbe dovuta originare da un mero contratto o trattato, piuttosto il nuovo Stato federale europeo doveva essere il presupposto fondativo di quell'accordo. In questo carattere non governativo e pacificamente rivoluzionario del federalismo, nel senso che mette in discussione la sovranità nazionale degli Stati, sta la novità della proposta contenuta in "Repubblica Federale Europea" che viene ripubblicata dopo quasi sessant'anni, in occasione del centenario della nascita di U. Campagnolo.
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