Idee e forme di pensiero. Brevi saggi di storiografia filosofica
Sebbene scritti in occasioni e momenti diversi, i saggi che qui abbiamo raccolto, si muovono tutti, ciascuno circoscrivendone un piccolo spazio, su quel terreno rigoglioso di idee che prendono forma e assumono precipui significati nella riflessione moderna. A qualcuna di queste idee ci si è rivolti, ma non come a delle astrazioni che riescono a vivere fuori di una intelligenza filosofica rivolta ad individuare un segno del proprio tempo per tradurlo in una finalità ed un valore fondamentali. Si tratta di idee che stanno dentro particolari "forme di pensiero", e ne sono anche sostanziate, cosicché danno l'indicazione di scelte, tra loro dissomiglianti, di risposte individuali ad esigenze avvertite nella propria epoca. Dalla fine del '500, da Montaigne, al sei-settecento, e fino a Diderot, queste idee-problemi, negli autori che sono oggetto di queste ricerche, e non importa se maggiori o minori, se appartenenti alla schiera dei letterati-umanisti o degli scienziati o dei filosofi veri e propri, danno alla configurazione culturale del momento storico, consolidatasi poi nei processi globalizzanti della storiografia ufficiale, altre impronte, altre caratteristiche che tentano di toglierne uniformità e compattezza. I saggi si muovono in quelle nicchie dove una idea sembra dominante, ma non hanno l'ambizione di ricostruire l'intero impianto di pensiero, che ha certo più di una direzione, dei Montaigne, dei Fontenelle, dei Berkeley, dei Leibniz.
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