Trattato del libero arbitrio
L'esplorazione del mondo della libertà umana può risultare un'indagine appassionata, e non priva di emozioni, quando venga fatta con lo spirito sereno di chi sa di poter giungere a qualcosa di positivo, senza pessimismi eccessivi. E ci pare sia proprio questo il valore umano, oltre che filosofico, del "Trattato sul libero arbitrio" di Yves R. Simon che, partendo dalla constatazione delle innumerevoli esperienze che caratterizzano l'esistenza umana, conduce ad una graduale conquista della verità. Prima di pronunciarsi sul valore della libertà umana, è fondamentale stabilire che cosa si intenda per atto libero. Si tratta forse di un avvenimento senza causa, oppure di una causalità privilegiata? E' qualche cosa di irrazionale, oppure l'atto libero procede soltanto dalla ragione? Qual è il legame con le necessità naturali, e quale quello con il volere? E ancora, in che modo si determina il volere stesso? Simon cerca di dare risposta a tutti questi interrogativi procedendo per tappe, proponendo quasi una graduale ascensione verso la libertà. In tal modo, dall'iniziale immagine di disordine ci si addentra nell'analisi delle passioni che agitano l'uomo e che sembra lo mettano in conflitto con la sua libertà, per proseguire ulteriormente nell'esame delle attività intellettuali. E' a questo punto che Simon si domanda quale sia l'oggetto proprio della volontà, dedicando ampio spazio al problema del rapporto tra 'necessità naturale' e volontà libera. Con una prefazione di Mortimer J. Adler.
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