Milena e i suoi fratelli. Sette brevi storie, più altre quattro, per non dimenticare
Le leggi razziali e la persecuzione degli ebrei in Italia, la fuga in Svizzera, la permanenza in campo di concentramento, infine la riunione della famiglia e il ritorno a casa. Cinque fratelli raccontano la loro storia, ciascuno con un diverso stile narrativo: il linguaggio di una bambina filtrato attraverso la voce di un narratore adulto, il racconto autobiografico, il flusso di coscienza, il diario, la narrazione in terza persona. Poi il colloquio virtuale della figlia minore con i genitori. In questi sette racconti la storia personale e l'analisi psicologica si fondono con una più ampia visione socio-culturale dell'Italia dell'epoca tramite la vita quotidiana, la mentalità, i costumi di una famiglia ebrea della media borghesia. Le quattro storie che seguono sono invece di pura immaginazione, anche se in piccola parte ispirate a fatti realmente accaduti. Sono anch'esse storie di guerra, di persecuzione, di fuga, di iniquità, raccontate tuttavia con serenità, sedimentate dal tempo e da un equilibrio morale e intellettuale faticosamente conquistato. Le storie di "Milena e i suoi fratelli" non sono racconti tragici di orrore e di morte, al contrario, forse, potrebbero sembrare fin troppo pacati e benevoli; ma fanno certamente parte di quel patrimonio letterario di diari, di saggi, di memorie che sono stati scritti e pubblicati 'per non dimenticare'.