Imperialismo e resistenza in Corno d'Africa. Mohammed Abdullah Hassan e il derviscismo somalo (1899-1920)
"Come la Francia in Algeria, l'Inghilterra in Sudan e la Spagna in Marocco anche gli italiani ebbero il loro nemico, una specie di Osama bin Laden, nella persona del Mullah Sayed Mohammed ben Abdullah". Così Sergio Romano ha recentemente fatto riferimento alla principale forma di resistenza alla presenza occidentale sviluppatasi nella Somalia coloniale tra il 1899 ed il 1920, di cui questo libro si propone di ricostruire la storia. Mohammed Abdullah Hassan - il 'Mad Mullah' della letteratura coloniale inglese, ambigua figura di capo religioso, di guerriero e poeta della tradizione dei pastori nomadi della Somalia settentrionale - fu il leader indiscusso di un movimento che, partito da propositi di riforma religiosa, di critica alle autorità tradizionali islamiche e di risposta alle contaminazioni della cultura occidentale, si sviluppò successivamente in movimento di guerriglia in opposizione agli interessi delle potenze europee ed all'espansionismo sub-imperialista etiopico. Nel libro vengono esaminati i caratteri di un fenomeno che per venti anni creò più che un semplice imbarazzo ai governi di Londra e di Roma, costretti a fronteggiare una salda organizzazione religioso-politico-militare che uscì indenne da quattro spedizioni inglesi, che conseguì rilevanti successi diplomatici, quali il riconoscimento di una sovranità su di una determinata porzione di territorio, e che alla fine si fece portatrice di un progetto politico, finalizzato all'instaurazione di un potere alternativo anche nei confronti della società tradizionale, basato sui propositi di difesa dell'autonomia delle popolazioni della Somalia del nord, ma non alieno da aspirazioni pan-somale. Attraverso una nuova lettura dei documenti originali inglesi ed italiani, vengono disegnate le strategie messe in atto dalle grandi potenze per far fronte alla resistenza mullista, in merito alle quali lo scontro di interessi spesso divergenti costituì uno dei motivi che contribuirono alla sua fortuna. Soltanto un massiccio bombardamento aereo operato da una squadriglia della Royal Air Force riuscì a provocare la dispersione del movimento, ma non la morte del Mullah, avvenuta per cause naturali dopo una rocambolesca fuga in direzione dei territori paterni. Per la sua azione così lunga e incisiva, per il suo carisma personale e per i connotati religiosi della sua proposta, in un contesto da sempre sensibile ai valori dell'Islam, Mohammed Abdullah Hassan è stato a più riprese indicato come l'iniziatore del moderno nazionalismo somalo, alimentando un vero e proprio mito, spesso distorto e strumentalizzato a seconda delle circostanze politiche che hanno contraddistinto il difficile cammino della Somalia verso l'indipendenza.
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