C'era una volta la politica. Globalizzazione/destabilizzazione
Il conflittuale rapporto tra politica e giustizia rappresenta il filo rosso di questo libro, che, partendo dal tentativo di capire ciò che è avvenuto - in Italia e nel mondo - nel corso degli ultimi dieci anni del XX secolo, esamina, anche con riferimento a fatti recenti, italiani e stranieri, le trasformazioni della politica. La tendenza più evidente, nel mondo della politica, non è solo il ridimensionamento del ruolo dei partiti, ma la sua riduzione a 'tecnica', ad amministrazione, in cui prevalgono, rispetto alle scelte che si vogliono fare, quelle che 'non si può evitare' di fare. Queste trasformazioni appaiono quindi come l'altra faccia di quel processo, non breve, in virtù del quale la politica sembra essere stata 'neutralizzata', mentre i poteri neutri (non eletti dal popolo; la magistratura, ma non solo) sembrano destinati ad assumere sempre più peso politico. Sullo sfondo s'intravedono cambiamenti ancora più profondi. Innanzi tutto, la cosiddetta "globalizzazione", che si manifesta sempre di più come una sorta di 'mobilitazione totale', in virtù della quale tutto è cambiato: le culture e i valori, le alleanze politiche (interne e internazionali), il modo di concepire e individuare l'avversario, il modo di darsi (o non darsi) una identità, la difficoltà di stabilire quella 'linea-di-fronte' che, tradizionalmente, divideva gli avversari in lotta. Mentre la dimensione 'tecnica' sembra divenire dominante, però, ritornano in primo piano alternative di fondo; quella tra la pace e la guerra, innanzi tutto, ovvero quella tra la politica come 'mediazione' da una parte, e il terrore e il terrorismo, dall'altra. Alle spalle di tutto questo, dietro le quinte (ma non troppo), la domanda sotterranea: che cosa significa tutto ciò? Implica veramente una scomparsa di quello che, nel corso degli ultimi millenni, abbiamo inteso per 'politica'? O non è vero forse il contrario: che la politica certamente sta cambiando ed è cambiata, ma, in fondo, non ha mai lasciato il posto di comando?