La folla
Qual è il rapporto fra liberalismo e qualunquismo? Quanto di liberale ci può essere nella scelta di rifiutare radicalmente la politica e di difendere ad oltranza l'uomo qualunque, nelle sue aspirazioni legittime, ma anche nei suoi egoismi e pregiudizi? In un momento nel quale l'Italia e l'Europa tornano ansiosamente a interrogarsi sul populismo, questo libro affronta la forma più compiuta che, storicamente, il populismo abbia mai assunto in Italia: la forma qualunquista. Presenta ai lettori un'ampia antologia de "La Folla", il volume scritto nel 1945 dal fondatore del Movimento dell'Uomo qualunque, Guglielmo Giannini, e da allora mai più ripubblicato. Un'opera piena di passione e di rabbia, di tesi paradossali e provocatorie. Un'opera ispirata al desiderio di difendere gli uomini qualunque dall'eccesso di politica, e di violenza politica, che li ha travolti nell'età della 'guerra civile europea'. "La Folla" è introdotta da due saggi che in contrapposizione l'uno con l'altro s'interrogano sulle virtù liberali e sui vizi illiberali del qualunquismo. La postfazione di Sandro Setta colloca il libro di Giannini nel suo contesto storico, ossia nella vicenda del Movimento dell'Uomo qualunque, che delle idee espresse ne "La Folla" non fu quasi mai un interprete fedele.
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