Intelligence. Spie e segreti in un mondo aperto
Se George Bush avesse letto questo libro i fatti dell'11 settembre non si sarebbero verificati? È questo l'interrogativo che pone Robert D. Steele, uno dei maggiori esperti mondiali del sistema di informazione e sicurezza statunitense. E difatti, gli attentati alle Twin Towers ed al Pentagono hanno rappresentato un fallimento internazionale dell''intelligence'. Un libro che offre spunti preziosi e che, attraverso la chiave dell''intelligence', aiuta a comprendere il mondo in cui viviamo. Robert D. Steele argomenta un tema di fondo: la riforma del settore è la premessa necessaria per garantire competitività e sicurezza agli Stati Uniti ed all'Occidente nel XXI secolo. L'autore da tempo sostiene che l''intelligence' attuale è inadatta alle sfide del mondo contemporaneo e sollecita cambiamenti profondi, analizzandoli nel dettaglio. L'edizione italiana del libro, preceduta da un'acuta prefazione di Francesco Cossiga e ampiamente introdotta da Mario Caligiuri, rappresenta nel nostro Paese un'utile occasione di riflessione. Infatti, occorre essere consapevoli che l''intelligence' non solo è una necessità inevitabile del mondo globalizzato ma è anche uno strumento per tutti. Fondamentale per gli Stati veramente democratici.
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