L'economia del tempo e dell'ignoranza

L'economia del tempo e dell'ignoranza

Questo libro è stato originariamente pubblicato nel 1985. Dopo la sua apparizione, "non è più possibile pensare all'economia 'austriaca' come a qualcosa che non sia l'economia del tempo e dell'ignoranza". Tale lusinghiero giudizio è dovuto a Karen I. Vaughn. Ed è una valutazione condivisa da altri ben noti studiosi. Bruce J. Caldwell ha da parte sua scritto che quello di O'Driscoll e Rizzo è un "libro superbo in termini di stile, di tono e di esecuzione", "creativo" e "originale". E ha aggiunto che esso ha "tutto quello che occorre per essere un classico". Grande merito di O'Driscoll e Rizzo è introdurre, ispirandosi a Bergson, Husserl e Schutz, il 'tempo reale' nell'economia. Il che porta a sottoporre a severo vaglio critico le tradizionali concezioni economiche che, utilizzando il tempo spazializzato, cioè a dire quello newtoniano, gettano un velo occultatore su quel processo che, al fluire del tempo, modifica le conoscenze di ciascuno e fa dell'incertezza il dato fondamentale della condizione umana e, nel caso a cui qui più direttamente ci si riferisce, dell'attività di mercato. Gli autori colpiscono i presupposti epistemologici dell'economia 'ortodossa' e rileggono attraverso una sensibilissima lente i principali temi della teoria economica: dalla concorrenza al monopolio, dal capitale alla moneta. Il lettore si trova così davanti alla più sistematica e aggiornata riesposizione della teoria 'austriaca'.
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