L'Adriatico sulla destra
Uno scrittore misogino, dunque idealista, in una città terribilmente pragmatica. Un amico che torna dopo tanti anni e che diventa finalmente quell'amico che non era mai stato. Parole da interrogare per una storia tutta da scrivere e, improvvisamente, da vivere, in una specie di thriller etimologico. E poi quei palazzi incompiuti davanti al mare, condannati alla demolizione ma che stanno sempre lì, oggi come ieri, senza che nessuno sappia ancora cosa farne. Il mare, l'Adriatico, che lambisce la città ora da una parte ora dall'altra, secondo il vento. O, per chi se ne va, da lasciare sulla destra.
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