Etica e traduzione nel XXI secolo
Comprendere e tradurre altre esperienze culturali significa confrontarsi con sistemi linguistici diversi, in funzione di un riassestamento delle proprie categorie di riferimento. Da semplice attività, volta a garantire il trasferimento di senso da una lingua all'altra, la traduzione va arricchendosi di finalità dialogiche che, nel pieno rispetto di principi identitari e culturali, consente l'incontro/scontro con lo Straniero, aprendo la strada alla rivoluzione etica del tradurre. Il pensiero dominante riguarda la dinamica ricettiva della traduzione, considerata meno importante rispetto a quella proattiva, responsabile della realizzazione del testo di arrivo. Un tale approccio invita a considerare l'atto traduttivo parte integrante di un'etica della traduzione più che di un'etica del traduttore, nel senso che, mentre quest'ultima allude a una deontologia del comportamento, l'etica della traduzione, prima ancora di riflettere su come tradurre, s'interroga su "cosa e perché tradurre".
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