I caratteri del reale

I caratteri del reale

Quanto possiamo conoscere del reale? Appare intuitivo che alcune idee generali siano comuni a tutti gli uomini: per esempio nessuno negherebbe l'esistenza di elementari ed obiettivi principi logici, o della propria individuaità. Inoltre ricostruiamo aspetti di eventi già accaduti ed esprimiamo previsioni sul sopravvenire di altri. Si osservano così le strutture della materia e dello spirito nonché la reale ed esclusiva esistenza di entrambi, ed i rapporti che li legano. Due argomenti fanno apparire necessaria una vita spirituale succesiva alla morte dei corpi, mentre possono trarsi conclusioni su aspetti di quella. Inoltre dalla obiettiva esistenza di concetti veramente universali è consentito dedurre quella di uno spirito personalizzato e supremo; mentre soccorrono criteri logici per determinare i rapporti di quest'ultimo con i singoli e con la materia. Sarebbe ragionevole supporre la priorità temporale della materia sullo spirito? La ricerca attiene pure alle idede di scienza e cultura, progresso e filosofia, concreto ed astratto, felicità, teoria e pratica; ed anzitutto all'eventuale primazia della morale, ed alla sostanza di essa.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

L'arte del comando
L'arte del comando

Francesco Alberoni
Una piroga in cielo
Una piroga in cielo

Andreoli Vittorino
Storia degli strumenti musicali
Storia degli strumenti musicali

F. Guizzi, Anthony Baines, Febo Guizzi
La grande onda
La grande onda

Walter Jon Williams, Marcella Calzolari
Galla Placidia
Galla Placidia

Lidia Storoni Mazzolani
Ricordi. Testo greco a fronte
Ricordi. Testo greco a fronte

Enrico Turolla, M. Zanatta, Max Pohlenz, Marco Aurelio
Uno scherzetto. Racconti. 3.
Uno scherzetto. Racconti. 3.

Alfredo Polledro, Anton Cechov
Il furto dell'elefante bianco e altri racconti
Il furto dell'elefante bianco e altri ra...

Oriana Previtali, Mark Twain, Vito Amoruso
Storia della colonna infame
Storia della colonna infame

G. Barni, Alessandro Manzoni