Riservatezza e autodeterminazione nella partecipazione alla ricerca scientifica
Il lavoro analizza il rapporto tra la riservatezza e l'esigenza di sviluppo nonché di promozione della ricerca scientifica. L'interesse del partecipante allo studio al rispetto delle proprie informazioni genetiche deve essere bilanciato con quello del ricercatore a condurre la ricerca e con quello delle persone non direttamente coinvolte in essa (a sapere oppure a non sapere i risultati dei test). La prevalenza di un interesse sull'altro dipende dall'individuazione della regola che, nel caso concreto, realizzi il supremo valore della persona. Particolare attenzione viene dedicata al ricorso all'anonimato, quale strumento per l'esercizio del diritto alla riservatezza, sia nella forma totale sia in quella parziale. Soltanto quest'ultima modalità di esercizio può non ledere l'interesse del ricercatore e delle persone direttamente ed indirettamente coinvolte nella ricerca.
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