I maestri e il pianoforte. Segreti e curiosità nel racconto di alcuni grandi pianisti contemporanei

I maestri e il pianoforte. Segreti e curiosità nel racconto di alcuni grandi pianisti contemporanei

In tutti i dizionari della musica, il pianoforte è definito strumento a corde percosse da martelletti azionati da una tastiera. Questo pone immediatamente di fronte ad una realtà complessa e, per certi versi, inquietante: l'estrema difficoltà di renderlo cantabile ed espressivo. Se non si possono non riconoscergli, infatti, per le sue caratteristiche intrinseche, grandi risorse virtuosistiche, la sua espressività è legata, però, prevalentemente, se non esclusivamente, alla sensibilità dei singoli interpreti. L'amico Umberto Vassallo, autore di questo volume, ha trascorso la vita suonando la viola in alcune grandi orchestre lirico-sinfoniche, ultima quella dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia. E naturale, quindi, che si sia posto da sempre il problema dell'espressività del proprio strumento in rapporto agli altri strumenti moderni. Oggi, fuori da questi contesti per ragioni anagrafiche, continua ad inseguire le grandi realtà ed i segreti dell'interpretazione affrontando uno strumento ben diverso dal proprio, il pianoforte appunto.
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