Riforma del contratto di lavoro a termine nel privato e nel pubblico impiego
Il contratto di lavoro a tempo determinato, rappresentativo dei rapporti temporanei, è stato al centro dell'attenzione nel dibattito politico e giuridico degli ultimi anni con una intensa e copiosa produzione legislativa ed un'ampia elaborazione dottrinale e giurisprudenziale, che ha coinvolto pure la Corte costituzionale e la Corte di Giustizia Europea con pronunzie di ampia risonanza. La rigida normativa della legge 230/1962 è stata sostituita dal d.lgs. 368/2001, più aderente alle nuove esigenze produttive e alle direttive comunitarie. La legge 247/2007, di recepimento del protocollo welfare, e la legge 133/2008 sono poi intervenute in modo significativo sulle regole di gestione del contratto a termine novellando in vari punti la disciplina. Successivamente, con il ddl n. 1167, meglio conosciuto come "Collegato Lavoro", in via di approvazione è stata prospettata una sostanziale modifica al regime delle impugnazioni dei contratti a tempo determinato, unitamente a quello dei licenziamenti, così confermandosi un quadro normativo instabile ed in perenne evoluzione.
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