Il drafting legislativo. Il linguaggio, le fonti, l'interpretazione
Lungi dal rischio di un'impertinenza nella proposizione di un dibattito su canoni linguistico-filosofici, né tampoco dall'ambizioso tentativo di far confluire legislazione e scienza giuridica in una scienza unitaria, questo convegno ha voluto prefigurare quasi la metafora di una finestra aperta per osservare il mutamento che il drafting legislativo (o normativo secondo una diversa prospettiva) ha prodotto sul linguaggio, le fonti e la stessa interpretazione del dato normativo. Così inteso, il drafting, sia formale, sia sostanziale, rimane solo un viatico per decifrare gli sconvolgimenti annunciati dalle forze della globalizzazione, in un processo di discontinuità attenuato dal rimedio di una nuova lex mercatoria, stretta tra una pluralità di fonti volontaristiche e l'emersione di soggettività diverse, comunque connesse all'imprenscindibile valore della dignità umana, pur nello scenario di un dominio planetario della tecno-economia.
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