Clemenza e sistema penale. Amnistia e indulto dall'indulgentia principis all'idea dello scopo
L'area della clemenza collettiva si è venuta configurando, nell'arco del vissuto politico-istituzionale dello Stato unitario, quale variabile indipendente dai criteri di razionalità implicati nel 'progetto giuridico moderno', finendo per rappresentare "l'ultimo asilo dove si è trincerato il potere arbitrario". Tale situazione ha generato il convincimento secondo cui gli atti di clemenza si connotano come intrinsecamente arbitrari, funzionali ad interessi meramente contingenti delle classi di governo nonchè ad una strategia di composizione paternalistica dei conflitti. Senonché, un sistema penale che - consapevole della propria natura di strumento sussidiario della politica sociale - aspiri a concretizzare funzioni ordinanti di tutela volte a consolidare i valori della convivenza in libertà, non può legittimare una clemenza legata al contingente e priva di respiro assiologico e politico-criminale. In questa prospettiva, si propone di ricostruire le cause di clemenza generale quali strumenti eccezionali di pacificazione sociale, di adattamento del diritto e veicolo straordinario di correzione delle distorsioni funzionali del complessivo sistema di giustizia penale.
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