Leonardo Sciascia-Mario Dell'Arco. Il «regnicolo» e il «quarto grande». Carteggio (1949-1974)
Il rapporto fra Mario dell'Arco (1905-1996) e Leonardo Sciascia (1921-1989) ha prodotto vari esiti, come l'antologia curata da Sciascia "Il fiore della poesia romanesca: Belli, Pascarella, Trilussa, Dell'Arco" (1951) e i suoi primi libri "Favole della dittatura" (1950) e "La Sicilia, il suo cuore" ( 1952), promossi editorialmente da Dell'Arco. Si aggiungano i numerosi articoli (recensioni, elzeviri, prose d'arte) dell'uno e dell'altro, accolti nelle riviste da loro dirette. Quell'intenso interscambio veniva alimentato da una fitta corrispondenza epistolare, rivelata per la prima volta nel volume "La stagione romanesca di Sciascia fra Pasolini e Dell'Arco" (Quaderno dell'Associazione degli Amici di Sciascia, 2003). Il carteggio - la cui pubblicazione è stata resa possibile dalla generosa disponibilità degli eredi - documenta un fecondo sodalizio, il cui focus è rappresentato dalla poesia in dialetto romanesco. La riproduzione delle lettere è integrata da testi che ricostruiscono il contesto culturale dell'epistolario, protrattosi dal 1949 al 1974. Una parte finale è dedicata al vivo interesse dei due intellettuali per l'arte figurativa: un elemento di suggestiva continuità viene dato in particolare dall'opera pittorica di Giuseppe Modica. Prefazione di Marcello Teodonico. Postilla di Marcello Fagiolo dell'Arco.