Spazio, forma e struttura nelle architetture di Guarino Guarini
Guarino Guarini, attraverso la sua opera dal carattere innovativo ed originale, ha svolto il ruolo di tramite tra le culture architettoniche francese e italiana. Raffinato conoscitore dei trattati di stereotomia francesi, è il primo ad introdurre in Italia le tematiche connesse al taglio della pietra. Il suo approccio alla materia, innovativo anche rispetto ai modelli elaborati al di là delle Alpi, impiega la stereotomia quale strumento di prefigurazione della conformazione spaziale degli elementi architettonici e risoluzione progettuale dei punti di contatto-conflitto che vengono a generarsi tra le parti costituenti l'organismo architettonico, anche non stereotomico nel suo complesso. Fondamentale il ruolo della geometria descrittiva: strettamente connessa alla stereotomia, ha consentito al Guarini il passaggio dalle forme elementari di sei solidi base, matrici formali dei suoi sistemi voltati, alle conformazioni complesse di questi ultimi. Lo studio si è posto come obbiettivo la verifica di questo passaggio dal semplice al complesso attraverso la scomposizione dei sistemi voltati e l'individuazione delle loro componenti geometriche elementari. Ancora, si sono rintracciati i principi compositivi sottesi alla genesi dello spazio guariniano. Sono stati individuati tracciati ed operazioni ricorrenti, adottati sia per risolvere le intersezioni tra le parti, sia per ottenere l'organismo nella sua globalità, attraverso la sommatoria lineare o centrica dei medesimi spazi elementari.
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