Le guide di Roma tra Medioevo e Novecento. Dai mirabilia urbis ai Baedeker
Questo è un racconto sulle guide di Roma. Racconto che parte da rotoli di pergamena scritti in latino oltre dieci secoli fa e che si conclude con volumetti rossi stampati nelle principali lingue europee tra metà '800 e primi del '900. Dai "Mirabilia urbis", le descrizioni più fantastiche che reali destinate ai viaggiatori medievali, ai "Baedeker", le guide pubblicate in Germania per i viaggiatori stranieri dell'epoca moderna. Le guide di Roma, dopo l'invenzione della stampa, erano dei veri e propri libri che nei casi migliori potremmo definire "letteratura popolare": testi destinati a soddisfare le curiosità anche dei viaggiatori che ignoravano del tutto la "letteratura colta". Nelle sfaccettature delle guide si rispecchiavano i modi di visitare la città, l'immagine che voleva darne il sistema di potere che la governava, la cultura dei visitatori, le stesse modificazioni di Roma nel tempo. Il racconto è animato da nostalgia per le guide che volevano far conoscere Roma, e non soltanto informare (come avviene oggi) sulle cose da vedere. Per le guide che andavano lette e studiate, e non soltanto sfogliate.