Edoardo Gellner. Architetture organiche per Enrico Mattei 1954-1961. Atti della giornata di studi (Roma, Gela, Pieve di Cadore 17 marzo 2005)
Gli anni '50 rappresentano un momento fortunato per l'architettura e l'urbanistica italiana: rinasce l'INU sotto la direzione di Adriano Olivetti, Bruno Zevi attraverso Metron e l'Architettura diffonde i nuovi concetti dell'architettura organica; i maggiori architetti si confrontano con il tema dell'abitazione collettiva e con i problemi sociali delle nuove città. Proprio in quegli anni tra il 1954 e il 1962 un architetto, Edoardo Gellner, e il suo committente, Enrico Mattei, danno vita a un progetto sociale che si propone di dimostrare che è possibile un nuovo rapporto tra risorse, società e capitale. Queste idee trovano oggi nuovi motivi di interesse sia per l'importanza storica della vicenda, sia per l'attualità del messaggio contenuto nelle architetture del villaggio di Corte di Cadore e nello stesso progetto non realizzato per la città aziendale di Gela. Corte di Cadore e Gela rappresentano due realtà antitetiche: la vacanza e il lavoro; la montagna e il mare; il nord e il sud dell'Italia degli anni '50; un progetto realizzato e uno sognato. Da un lato il progetto sociale che Mattei stava conducendo all'interno dell'ENI, dall'altro la sensibilità e la capacità progettuale di un architetto che si trova nella condizione di poter applicare quanto di meglio allora si andava sperimentando all'interno dell'INU. Questo volume definisce l'avvio di un percorso di ricerca sul capitalismo illuminato quale momento significativo della storia non solo architettonica dell'Italia.
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