L'architettura dei Carmelitani Scalzi in età barocca. 1.Principii, norme e tipologie in Europa e nel Nuovo Mondo
La ricerca di una regola normativa impostata secondo precisi principi di ordine ideale, poetico e funzionale determina - in quello straordinario tornante della storia europea coincidente con la transizione dal '500 al '600 - l'elaborazione delle tipologie dell'architettura carmelitana, in cui permangono valenze figurative classiche accanto alla volontà di interpretare adeguatamente il misticismo neocontemplativo dei discepoli di Teresa d'Avila e Giovanni della Croce. In queste pagine vengono messe in luce le connessioni geografiche e storiche in cui tali principii, norme e tipologie si sono incarnati e sviluppati, per irradiarsi da un lato nell'universo coloniale latino-americano e mediorientale, dall'altro penetrando nel cuore delle nazioni europee fino a radicarsi profondamente nel tessuto sociale e religioso di quella Roma dove, secondo Fernand Braudel, "la storia e la geografia si incrociano" in una suggestiva stratificazione. E qui che Bernini, in una sintesi prodigiosa, riesce a mettere in scena nella cornice architettonica della Cappella Cornaro momenti diversi dell'iconografia di santa Teresa, della sua storia, del suo mito. Dalla dialettica sinusoidale tra l'estrema concretezza dei problemi e delle scelte e l'astrazione delle forme e degli ideali scaturisce la genesi, nel profondo del vissuto spirituale dei Carmelitani, di questa particolare espressione dell'architettura barocca.
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