Teoria della devastazione. Attualità del paesaggio mediterraneo-Theory of devastation. Actuality of the mediterranean landscape
La proposta teorica e sperimentale di Cantone, che certamente gioca nella dimensione 3D e che è così ricca di valenze provocatrici, non è di piglio sequenziale. Tutti gli andamenti morfospaziali, anche quelli più capricciosi o più inventivi, avuto l'abbrivio della sequenzialità, si strutturano "progettualmente" per tensioni consequenziali, ossia per abbinamenti ed evoluzioni pluridimensionali, E il loro fascino è solo parzialmente casuale. Infatti, lungo la traiettoria "in fieri" l'autore prefigura i "patterns"... e li raggiunge. Ecco la ragione per cui questa ricerca ha valore di proposta teorica. Audace, e apparentemente ovvia. Alla base, infatti, un principio nello stesso tempo gestaltico e fenomenologico. Non utopico, semmai astratto, nel senso che ha valenza apertissima e che è quindi applicabile a qualunque situazione progettuale. Astratto e non utopico, ma capace di provocare utopia. Verso nuove possibilità espressive per l'architettura e per l'arte.
Momentaneamente non ordinabile