Nati morti
In un paesino del profondo Sud, negli anni immediatamente dopo la fine della seconda guerra mondiale, vive Biagio, garzone di barbiere. In una realtà ancora profondamente segnata dalle ferite belliche, dalla miseria e da un potere oppressivo, il protagonista conduce un'esistenza senza speranza. Lui e i suoi amici vivono tra il lavoro e la piazza del paese, vero palcoscenico della società. Un cane da caccia però arriva, un giorno, a sconvolgere la vita di Biagio. Il potere sembra accanirsi contro di lui e perseguitarlo. Così una notte afosa di fine agosto lui e i suoi più fidati amici, indecisi se fare i rivoluzionari o i banditi di passo, si appostano ai margini di una strada fuori dal paese. Aspettano, armati di tutto punto, che passi il sindaco per fargliela finalmente pagare. Riproduzione a richiesta.
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