Cavaliere di grazia
Corre l'anno 1522: l'isola di Rodi, feudo dei cavalieri ospitalieri dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, è cinta d'assedio dai turchi di Solimano il Magnifico, e dopo alcuni mesi di terribili lotte la città dovrà arrendersi segnando la fine di un'epoca per la cristianità. E questo il quadro in cui si svolge il romanzo di cui è protagonista Andrea di Monforte, un cavaliere che vent'anni prima l'ordine ha espulso perché ha amato una ragazza ebrea. Divenuto ambasciatore di Carlo V d'Asburgo, Andrea è un esemplare uomo del Rinascimento, amico di Leonardo, di Raffaello, di Copernico. Ma è anche un uomo che, avendo preso coscienza di una realtà diversa da quella dell'Ordine, ha valicato i confini imposti dalla razza e dalla religione nella Rodi dei Cavalieri, città imprigionata nei rigori di una mentalità medievale.
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