Orizzonte orientale
Leonardo Danesin ama i commerci con il Levante, e ama le vastità del mare, antiche come le profezie e incantevoli come il canto delle sirene. Ma proprio quando si sente sicuro di aver sconfitto i fantasmi del passato ed il desiderio di quiete gli riempie l'animo, l'ombra di una nuova minaccia si stende sulla sua terra e sui suoi affetti. L'irreale pace che per decenni aveva regolato i rapporti tra San Marco e la Porta sembra sul punto di spezzarsi e l'isola di Candia si mostra come l'indifeso fianco della cristianità contro il quale i figli di Osman si apprestano a dirigerle affilate spade dell'Islam. Venezia non può restare a guardare: tra le corti di mezza Europa, stremate dalla guerra dei trent'anni, negli arsenali, i riposti custodi dei segreti della Serenissima, e nelle piazze finanziarie, l'intrigato campo di gioco su cui si fonda il potere marittimo, si ordiscono le risposte alla nuova minaccia. Leonardo tenterà di non essere coinvolto nell'impenetrabile gioco che gli viene proposto, ma le forze in campo sono molto più determinate ed occulte di quanto si possa immaginare.