Senza amore
Nel serrato corpo a corpo dell.io col mondo, in questo caso del poeta con l'altro da sé (tutta la realtà), nelle molteplici interazioni fra soggetto e mondo, è certamente il soggetto a far valere un più preponderante peso, giacché qui il motivo della malinconia (usando un termine in sincrono con questa poesia di Vitale dal fascino rétro), informa una silloge poetica di straordinaria unità che pare rimandare, con i dovuti distinguo, al Nerval di El desdichado. Il cuore innamorato e quasi infantile del poeta spazia sul mondo, ed è questo stesso cuore, guida privilegiata dell'uomo, di cui parlava Pascal, incapace di menzogna, a dovere improvvisamente fare posto al disamore, moto razionale, o per meglio dire irrazionale, capace di distorcere il tutto, restituendo l'immagine di una realtà depauperata del senso stesso dell'esistere. Fra inganno e disinganno si dipanano queste liriche di sapore leopardiano straordinariamente "vere", che paiono librarsi in una dimensione atemporale.